Cos’è e come si usa uno Stabilizer

Lo Stabilizer è un semplice apparecchio in grado di fornire un Biofeedback (informazioni dall’interno del corpo in questo caso) al paziente e all’operatore durante la seduta di fisioterapia.

I muscoli intorno alla colonna possono essere idealmente suddivisi in “movers” quelli cioè deputati al movimento volontario facili da attivare ogni qual volta decidiamo di spostare un segmento del nostro corpo, e “stabilizers” quelli che si occupano di garantire la stabilità (mantenimento di una posizione corretta) e che lavorano in endurance = resistenza, e che sono più difficili da attivare.

Il cuscinetto, riempito d’aria, viene posizionato sotto specifiche parti del corpo, e un misuratore analogico segnala, quanto e come il paziente riesca a produrre un attivazione dei muscoli stabilizzatori profondi per il mantenimento della posizione vertebrale richiesta dal terapista.

Acquisita questa capacità, controllando sul misuratore di essere in grado di raggiungere l’obiettivo fissato, al paziente viene richiesto di ripetere lo stesso compito ma ad occhi chiusi. Quando penserà di aver completato il compito, riaprirà gli occhi per verificare direttamente se la sensazione percepita corrisponda effettivamente al target raggiunto. L’esercizio andrà ripetuto fino a che il paziente non avrà automatizzato la giusta compressione da erogare.

A questo punto, sfruttando la freschezza dell’informazione tattile sensoriale, lo Stabilizers verrà sostituito da un asciugamano arrotolato sul quale il paziente ripeterà l’intero esercizio andando a rievocare le percezioni appena apprese.

Questa modalità riabilitativa permette con facilità al paziente di ricreare le condizioni di esercizio anche a livello domiciliare.

 

La modalità avanza di questo tipo di riabilitazione, prevede che, una volta raggiunta la giusta compressione sul cuscinetto, dopo averla mantenuta per qualche secondo, il paziente produca dei movimenti degli arti superiori (o inferiori) ponendo attenzione a che, durante il movimento stesso, la lancetta del misuratore analogico, non si sposti dal valore di riferimento indicato dal terapista.

Anche in questo caso, dopo l’esercitazione ad occhi chiusi è possibile dare indicazioni per l’esercizio domiciliare attraverso l’uso di un asciugamano opportunamente posizionato.

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