Ginocchia e Salite: Come Proteggere le Articolazioni Durante le Escursioni

Il Giro d’Italia è uno degli eventi più iconici del panorama sportivo italiano e sarebbe limitante pensarlo solo una corsa: è una prova di resistenza estrema, un simbolo di sacrificio, strategia e cura del corpo e delle energie disponibili in un arco di tempo di ben tre settimane. Dietro ogni ciclista in gara c’è un lavoro costante di preparazione alla tappa, di ottimizzazione del recupero e di gestione degli inevitabili sovraccarichi, affaticamenti e infiammazioni: scopri come la fisioterapia è la vera alleata degli atleti di endurance… e come può aiutare anche te.

Un viaggio tra muscoli, fatica e recupero

Dal 9 maggio al 1° giugno 2025, il Giro d’Italia attraverserà città, montagne e confini internazionali, con partenza da Durazzo (Albania) e arrivo a Roma. Un totale di 3.443 km divisi in 21 tappe metteranno alla prova i migliori ciclisti del mondo. Ma dietro la resistenza di questi atleti c’è una preparazione invisibile quanto fondamentale: la fisioterapia.

La fisioterapia sportiva non si limita a trattare gli infortuni: è uno strumento quotidiano di prevenzione, performance e consapevolezza corporea.

Cosa fa un fisioterapista per un ciclista professionista?

  1. Prevenzione degli infortuni da sovraccarico
    Il gesto ciclistico ripetuto per ore genera microtraumi che, se non gestiti evolvono in tendinosi, contratture, lombalgie. L’evento traumatico della caduta a velocità medio alta non è poi così improbabile e straordinario, pensiamo alle volate, alle discese, alla pavimentazione resa sdrucciolevole in caso di eventuale condizioni metereologiche avverse. L’intervento fisioterapico, con tecniche manuali (massaggi decontratturanti, manipolazioni, allungamenti miofasciali) e/o strumentali (come tecar, onde d’urto o laser), aiuta a mantenere l’equilibrio muscolare e ridurre l’infiammazione e ripristinare la migliore condizione di equilibrio biomeccanico e neuromotorio possibile.
  2. Recupero dopo gara e allenamento
    I tempi tra una tappa e l’altra sono brevi: il recupero dev’essere mirato. Tecniche di drenaggio linfatico, crioterapia, trigger point, terapia miofasciale e trattamenti mirati alle zone ipersollecitate aiutano l’atleta a ripartire con il minimo residuo di fatica.
  3. Supporto biomeccanico e posturale
    Anche una leggera asimmetria nella pedalata può causare problemi. I fisioterapisti lavorano con valutazioni funzionali e riequilibrio posturale per migliorare il gesto tecnico, riducendo lo spreco energetico e spesso collaborano con i bioingegneri responsabili di studiare la posizione in sella più ergonomica

E se sei un ciclista amatoriale? Vale lo stesso discorso

Certo! Che tu pedali per hobby la domenica o partecipi a granfondo e gare, la tua struttura muscolo-scheletrica affronta sollecitazioni analoghe, per di più partendo da una condizione atletica meno professionale.

Ecco come la fisioterapia può aiutarti:

  • Valutazioni posturali e biomeccaniche per correggere il gesto tecnico
  • Programmi di rinforzo per migliorare resistenza e stabilità
  • Trattamenti per dolori ricorrenti a ginocchia, schiena o zona cervicale
  • Educazione alla gestione del carico e ai tempi di recupero

Con la primavera si riapre la stagione per gli appassionati di escursioni, delle camminate in natura, e, da qualche anno, con una crescita esponenziale, di quelli dell’arrampicata sportiva e del nordic walking. Ma tutte queste attività mettono a dura prova le ginocchia, le caviglie e gli arti superiori, specialmente se non si è ben preparati. Ecco come evitare dolori e fastidi con piccoli accorgimenti e l’aiuto della fisioterapia.

Quando la natura chiama… anche le articolazioni rispondono

Escursioni, trekking, passeggiate in montagna e nordic sono attività ideali per ricaricare corpo e mente. L’arrampicata forgia invece il sistema muscolare di tutto il corpo costringendo la mente ad essere estremamente focalizzata sugli obiettivi. Tuttavia, se salire e scendere lungo i sentieri può causare stress notevole alle articolazioni degli arti inferiori, sollevare il corpo contro gravità in condizioni d’equilibrio e appoggi precari può davvero essere impegnativo, soprattutto se:

  • si ha poca preparazione muscolare,
  • si ha poca elasticità miofasciale, e tendinea
  • si usano calzature inadatte,
  • si adottano posture scorrette durante il cammino.
  • Si è in sovrappeso

 

I rischi? Dolori anteriori al ginocchio, infiammazioni al tendine rotuleo o peggio ancora: lesioni meniscali o sovraccarichi funzionali cronici, distorsioni capsulo legamentose alle caviglie, sovraccarichi della parte mediale anteriore dei piedi per gli arti inferiori. Tendinosi dei flessori delle dita e del polso, epicondiliti,  sindromi infiammatorie delle spalle sono invece le “preoccupazioni” per gli arti superiori.

Come proteggere le ginocchia

  1. Rinforza prima di partire
    I quadricipiti sono il primo alleato del ginocchio e della rotula, ma non va trascurata l’importanza dei muscoli antagonisti, i flessori. Un programma fisioterapico che punti a riequilibrare la forza con esercizi funzionali, sviluppo dell’abilità propriocettiva e del controllo motorio, possono aiutarti a rendere il movimento di tutto il corpo più coordinato e in asse permettendoti di affrontare meglio anche le situazioni più impegnative.
  2. Postura e passo contano più del fiato
    In salita, mantieni il busto leggermente inclinato in avanti, ma evita di piegare troppo il ginocchio. In discesa, mai “battere” il tallone a terra: ammortizza il passo con le anche e usa bastoncini da trekking per scaricare peso.
  3. Occhio alle scarpe
    La calzatura giusta fa una differenza enorme. Suola antiscivolo, buon supporto plantare e ammortizzazione adeguata sono essenziali per chi ama camminare in sicurezza. Scarpe dedicate di un numero tale da consentire il grip necessario senza essere esageratamente disconfortevoli.

Il ruolo della fisioterapia: prima, durante e dopo

Presso Area Fisio, proponiamo valutazioni preventive e trattamenti su misura per chi ama camminare, correre o affrontare sentieri più tecnici:

  • Valutazione posturale e test muscolari per individuare punti deboli
  • Esercizi mirati per rinforzare i muscoli stabilizzatori del ginocchio e delle spalle
  • Plantari per la correzione dell’appoggio
  • Terapie fisiche per recuperare da infiammazioni o dolori post-attività
  • Educazione al movimento corretto, anche con simulazioni su pedana
  • Tutori Incrediwear per tutte le articolazioni coinvolte

 

Non lasciare che un dolori  rovinino la tua giornata nella natura!
Prenota una valutazione fisioterapica presso Area Fisio e preparati al meglio per affrontare la tua prossima escursione in sicurezza e libertà.

A cura di Dario Villa.

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